L’uso del policarbonato per realizzare strutture interne o esterne di immobili implica la conoscenza di alcune operazioni fondamentali, che fanno parte dell’installazione e della manutenzione del materiale.
In questo articolo approfondiremo i motivi e i passaggi fondamentali per tagliare il policarbonato, fissarlo, pulirlo e lucidarlo.
Per tagliare in modo corretto una lastra di policarbonato è basilare valutarne lo spessore, oltre alla tipologia.
Se la lastra alveolare ha uno spessore fino a mezzo centimetro, il policarbonato può essere tagliato con utensili manuali, ad esempio cesoie o una taglierina simile a quella per il taglio del vetro.
Nel caso in cui la lastra fosse di policarbonato compatto o possedesse uno spessore maggiore di mezzo centimetro, per via della sua resistenza, è necessario affidarsi a utensili meccanici, ad esempio un seghetto alternativo o sega circolare con una lama idonea al taglio dei materiali duri (metallo o plastica).
Prima di tagliare il policarbonato, è importante proteggere la superficie intorno alla linea di taglio con nastro adesivo, per evitare di danneggiarne i bordi e di graffiare la superficie.
Inoltre, soprattutto quando si usa un utensile elettrico, è necessario regolare la velocità della macchina e applicare una pressione costante durante il taglio per evitare di rovinare il materiale.
È sempre consigliabile indossare occhiali protettivi e guanti per evitare infortuni.
Il metodo di fissaggio del policarbonato alveolare non è uno solo, ma può cambiare a seconda del progetto o del tipo di lastra che viene scelta per costruire la struttura.
È importante scegliere il metodo di fissaggio più adatto alla propria applicazione e assicurarsi di seguire le istruzioni indicate dal produttore per garantirne una corretta installazione del prodotto.
Uno dei sistemi più comuni è quello in cui vengono usati profili di fissaggio specifici per policarbonato alveolare, che fungono da elementi di collegamento tra lastra e latra (profilo di giunzione ad “H”) o tra lastra e supporto della struttura (profilo di chiusura a “C”).
Questi profili vengono fissati attraverso viti o sistemi alternativi indicati dal produttore, i punti in cui può verificarsi un’infiltrazione d’acqua devono essere impermeabilizzati con appositi prodotti (ad esempio: silicone e/o nastro in alluminio).
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"Usi del Policarbonato in struttura: residenziali, industriali, commerciali"
Il policarbonato, se non sottoposto a specifici trattamenti, può essere graffiato e subire danni se posto a contatto con alcune sostanze chimiche, di conseguenza la pulizia deve essere eseguita con attenzione e con strumenti e composti non aggressivi.
La manutenzione, però, è molto semplice, infatti basta eliminare periodicamente lo sporco che si accumula sulla superficie in policarbonato usando una soluzione di acqua e sapone delicato distribuita, poi rimossa, con panni in microfibra o di materiali non abrasivi.
Per non danneggiare il materiale bisogna evitare l’utilizzo di spazzole o spugne ruvide e di detergenti aggressivi o di cui non si conosce la composizione.
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